di Roberto Antonini e Alessandro Bertellotti
Trasmissione Moby Dick, Radio e Televisione Svizzera Italiana, puntata di sabato 18 maggio 2019, Ore 10:00
Ospiti: Chiara Sulmoni, giornalista presidente di START InSight di Lugano che si occupa di ricerca sulla radicalizzazione, Claudio Bertolotti esperto di jihadismo e terrorismo (START InSight e ReaCT – Osservatorio sul Radicalismo e il Terrorismo), Massimo Campanini tra i maggiori islamologi, accademico, autore di numerosi studi sull’Islam.
Ascolta la puntata di Moby Dick del 18 maggio 2019
La guerra in Siria ha segnato l’effimera esistenza del cosiddetto Califfato proclamato nel 2014 a Mosul in Iraq da Abu Bakr al-Baghdadi e che ha occupato la valle dell’Eufrate e un’importante fetta settentrionale della regione del Levante. Con la caduta della città di Baghouz, liberata lo scorso mese di marzo dalle Forze Democratiche Siriane a maggioranza curda (SDF), il tentativo jihadista di creare uno Stato basato esclusivamente sulla Sharia è giunto al capolinea. Per anni l’Isis con la sua strategia del terrore ha scolpito nell’immaginario collettivo scenari di orrore: repressione, violenza estrema, torture, oscurantismo religioso, esecuzioni pubbliche celebrate nel tripudio degli aguzzini davanti a folle costrette ad assistere a decapitazioni, annegamenti in gabbie di ferro, roghi. Migliaia di “foreign fighters”, il più delle volte giovani radicalizzati o convertiti dell’ultima ora, avevano lasciato l’Europa per raggiungere le file dell’Isis e combattere contro il “satana” occidentale. Molti di loro sono stati uccisi nei combattimenti e nei bombardamenti, molti sono stati fatti prigionieri dalle forze curde. I paesi europei, Svizzera compresa, rifiutano al momento il rimpatrio: troppo arduo e pericoloso sul lungo termine.“Moby Dick” fa il punto sul jihadismo, sui combattenti europei, sul recupero dei giovani radicalizzati in occidente.