Radio Vaticana, 19 maggio 2020
C. Bertolotti: “Mentre i talebani conquistano il paese, i due rivali che si contendono il potere accettano un compromesso che conferma e lascia aperte le stesse problematiche del 2014, senza risolverle, e apre a un altro lungo periodo di ingovernabilità di fatto sebbene ciò significhi conferma del cospicuo aiuto economico statunitense.
Dialogo negoziale ad Abdullah, che si è sempre detto contrario all’apertura ai talebani: come reagirà il movimento talebano? Facile immaginare uno stallo negoziale, non molto diverso dall’attuale situazione
Scenario futuro? Intensificazione della guerra civile, aumento della violenza, consolidamento del potere talebano nelle aree sotto il loro controllo e maggiore influenza in quelle contese.”
Nonostante l’accordo di governo raggiunto a Kabul tra il presidente Ashraf Ghani e il suo principale rivale Abdullah Abdullah, non accenna a diminuire l’impennata di violenza che da settimane ha colpito l’Afghanistan. L’accordo per la spartizione del potere lascia la presidenza a Ghani, che affronta così un nuovo mandato, mentre Abdullah ottiene la guida della Commissione di riconciliazione nazionale . Intanto, un rapporto delle Nazioni Unite ha reso noti i dati sulla crescita nel mese di aprile delle vittime civili del conflitto afghano. La recrudescenza delle violenze è imputabile anche ad una maggiore attività dei gruppi eversivi legati all’Isis e responsabili dell’attacco contro il reparto maternità dell’ospedale di Kabul.
Ospiti del programma:
Claudio Bertolotti – direttore Start Insight – think tank e centro di analisi sulla politica internazionale
Rebecca Gaspari – staff Emergency a Kabul
Conduce: Stefano Leszczynsk